
01 Feb Accudire chi ha accudito: pensieri in geriatria
La Geriatria, dal greco γέρων, “vecchio, anziano” e ἰατρεία, “cura”, è una disciplina medica che studia le malattie che si verificano nell’anziano e le loro conseguenze disabilitanti, con l‘obiettivo fondamentale di ritardare il declino funzionale e mentale, mantenendo al contempo l’autosufficienza e la miglior qualità di vita possibile.
L’avanzare dell’età, la presenza di patologie croniche, demenze o disabilità, necessitano di essere affrontate con percorsi assistenziali multiprofessionali, capaci di assicurare alla persona anziana e ai suoi familiari interventi terapeutici diversificati e un monitoraggio costante per garantire il più possibile il mantenimento della salute e dell’autonomia delle persone anziane. La rete dei rapporti familiari e sociali, diviene indispensabile per garantire alla persona di non perdere la propria identità affettiva e sociale, fatta di emozioni, spesso confuse o difficili da esprimere.
In questa direzione, il nostro intervento vuole considerare la persona anziana al centro del processo di cura , non soltanto sul piano clinico, ma soprattutto sul prenderci cura della persona, iniziando proprio dalla considerazione indissolubile, che non si può prescindere dalla costruzione di un rapporto di fiducia nella relazione tra medico, terapista , famiglia e persona. È necessario ascoltare il paziente per interpretare i suoi bisogni assistenziali, curandone anche l’aspetto psicologico e sociale, affinché la persona, sentendosi accolta ed ascoltata, possa riuscire ad esprimere al meglio le proprie potenzialità residue .
Il percorso del “prendersi cura della persona” passa attraverso diverse tappe:
- Costruire una relazione significativa;
- Valutare gli aspetti clinici/cognitivi, attraverso il colloquio clinico e l’uso di specifiche batterie testistiche;
- Stimolazione training occupazionale e cognitivo, con percorsi individualizzati e/o di gruppo;
- Colloqui con i familiari/caregiver.
“ Fa bene agli anziani comunicare la saggezza ai giovani; fa bene ai giovani raccogliere questo patrimonio di esperienza e di saggezza, e portarlo avanti, non per custodirlo in un museo, ma per portarlo avanti affrontando le sfide che la vita ci presenta.”
Papa Francesco