Visita con un Medico specializzato nei disturbi neurologici e psichiatrici del bambino e dell’adolescente, dai 0 ai 18 anni. Focalizzando la sua attenzione sulle prime fasi della vita, cercherà di valutare lo sviluppo psicomotorio, linguistico, relazionale, l’andamento scolastico e l’evoluzione dei disturbi pregressi per poter poi prevenire, diagnosticare o curare eventuali patologie neurologiche, neuropsicologiche e psichiatriche.
Visita con un Terapista che si occupa di valutare inizialmente tutte le funzioni cognitive che incidono sullo sviluppo del bambino, come ad esempio lo sviluppo del linguaggio, dell’attenzione, dell’apprendimento ecc. Abbracciando la famiglia e i suoi bisogni nella globalità, la terapia riabilitativa consente la versatilità del trattamento e la personalizzazione dell’intervento in età evolutiva (0-18anni) e in età adulta (18-70 anni).
Si occupa di interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo (fascia di età 0 – 18 anni). Il lavoro verte principalmente in situazioni di disabilità dovute a ritardi di acquisizione, disturbi o patologie che limitano la capacità del bambino o della persona assistita di realizzare quanto necessario alla sua crescita.
Il bambino accede a questo spazio grazie ai genitori che percepiscono la difficoltà del figlio, spesso legata ad uno stato emotivo interno o anche a un “disagio sociale” che rende più chiaro ed evidente la sofferenza interna. Lo spazio di psicoterapia nell’età evolutiva ruota tutto attorno all’area di gioco. La capacità del bambino di giocare è una conquista dello sviluppo emozionale. Lo psicoterapeuta si occupa e si preoccupa dei processi di crescita del bambino, di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo che possono essere più o meno manifesti. E così, nella relazione terapeutica con un bambino, proprio nel momento in cui si possono significare, dar voce ai suoi stati emotivi, è lì che il bambino può sorprendersi e sollevarsi dal peso che portava dentro di sé.
L’obbiettivo del terapista occupazionale è di aiutare le persone nelle loro autonomie quotidiane, in tutti gli ambiti, a vantaggio di un miglioramento della loro qualità della vita, promuovendo la salute ed il benessere attraverso attività occupazionali utili al potenziamento delle loro abilità residue o potenziali. L’occupazione è il fine ma anche il mezzo attraverso il quale si cerca di modificare le funzioni corporee della persona (capacità motorio-sensoriali, percettivo-cognitive, emotivo-relazionali).
Essenziale alla formulazione di un intervento il più possibile mirato alla risoluzione della problematica o della difficoltà che in quel momento presenta il paziente, la valutazione si struttura in una fase di raccolta della storia della persona, delle sue relazioni, del percorso di vita, della storia di malattia e nella somministrazione di test psicologici e neuropsicologici.
È un tecnico specialista degli apprendimenti che, attraverso l’acquisizione di specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali rispetto ai D.S.A., si occupa di accompagnare il bambino, in modo strutturato e continuativo nel tempo, a percorrere in un sereno cammino scolastico, affrontando insieme tutte le difficoltà e le nuove sfide che la scuola e in particolare l’apprendimento può presentare. In particolare aiuta ad acquisire un metodo di studio personale ed efficace, utilizzare al meglio gli strumenti compensativi, accrescere la loro autonomia, l’autostima ed il senso di autoefficacia.
Essendo un intervento di natura psicoeducativa, è uno spazio dedicato ai genitori che sentono il bisogno di essere aiutati nelle relazioni familiari e in particolare nella crescita dei figli. Attraverso una maggiore comprensione delle tappe evolutive e psico-emotive dei bambini i genitori possono comprendere meglio, come poter sostenere le difficoltà che la quotidianità presenta con il pensare insieme al terapeuta metodi educativi efficaci.
L’Ortottica è un ramo dell’Oculistica che si occupa della diagnosi e terapia delle alterazioni dell’apparato neuromuscolare, che provocano disturbi oculari come Strabismo, Visione doppia, Ambliopia o Paralisi oculare.
La visita con l’ortottista, mediante test specifici, mira a fare una diagnosi precisa per disporre il trattamento più adatto al disturbo oculare riscontrato e monitorare l’eventuale patologia nel tempo.
Si rivolge soprattutto ai bambini, poiché con una diagnosi precoce e giusti esercizi di ginnastica oculare è più facile risolvere il problema riscontrato.
La validità della terapia ortottica si rafforza col profondo lavoro di squadra che si instaura tra l’ortottista il bambino e la famiglia.
Svolge un contributo essenziale, nelle situazioni più complesse, come professionista che può prevenire, sostenere e recuperare bambini o famiglie che stanno affrontando disagi che compromettono il normale svolgimento della quotidianità.
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