
14 Mar Differenza tra psicologo e psicoterapeuta
Tutti conosciamo la figura dello psicologo, ma spesso nel linguaggio comune i termini psicologo, psichiatra, psicanalista e psicoterapeuta vengono spesso utilizzati come interscambiabili. Questo atteggiamento, oltre a creare confusione, indica una scarsa conoscenza delle competenze e dei ruoli relativi ad ogni figura professionale.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle differenze tra psicologo, psicoterapeuta, psichiatra e psicoanalista:
Lo psicologo
Lo psicologo non è un medico. È un professionista della salute laureato in Psicologia. Successivamente abilitato all’esercizio della professione con un esame di Stato (superamento di 4 prove e regolare tirocinio di 1 anno) che gli permette di accedere all’iscrizione dell’Albo Professionale. (Il codice deontologico ne definisce limiti e doveri).
In particolare, lo psicologo opera per migliorare la capacità dell’individuo di comprendere se stesso e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Può svolgere interventi rivolti al singolo, al gruppo, ma anche alla comunità. Il principale strumento di intervento dello psicologo è il colloquio psicologico, questo può accompagnarsi alla somministrazione di test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa.
Lo psicologo che non sia specializzato e abilitato alla psicoterapia NON può trattare disturbi psicologici o psichiatrici. In ambito clinico può fare diagnosi e suggerire adeguati percorsi di trattamento. Può inoltre offrire consulenza e supporto psicologico a tutti coloro che presentino un disagio o un problema che non configuri i sintomi di un disturbo psicopatologico. In ogni caso lo psicologo non essendo un medico non può prescrivere farmaci.
Lo psicoterapeuta
La psicoterapia è lo strumento clinico che consente di trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici. La legge italiana prevede che possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione post-lauream. Questa prevede un percorso, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente.
Quello di “psicoterapeuta” è dunque un titolo legale aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico, che garantisce suddetta formazione. Tale titolo deriva infatti da un percorso di studi di 4 anni di specializzazione post-lauream. Questo prevede anche un tirocinio pratico continuativo e la supervisione da parte di psicoterapeuti esperti.
Nell’ambito della psicoterapia vi sono molti approcci, che prevedono teorie e metodi alquanto diversi tra loro. Dalla tradizionale psicoanalisi, alla terapia sistemico-familiare, fino alla più moderna terapia cognitivo comportamentale. Questa è attualmente la più diffusa nel mondo occidentale perché è l’unica ad avere una mole di ricerca scientifica a supporto della sua efficacia.
- Lo psicoterapeuta – a differenza dello psicologo – è dunque il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici.
- Il titolo di psicoterapeuta non abilita comunque alla prescrizione di farmaci, se il clinico è uno psicologo e non un medico.
Lo psicanalista
Talvolta un’ulteriore difficoltà terminologica porta i “non addetti al settore” a confondere i precedenti titoli con lo psicanalista, che spesso viene erroneamente confuso con chiunque pratichi un’attività psicoterapeutica.
Lo psicanalista è invece uno psicoterapeuta che esercita la propria pratica clinica basandosi su un preciso approccio di riferimento (appunto quelli psicoanalitico). La psicoanalisi affonda le sue radici nella teoria Freudiana e si distingue enormemente da altre forme di psicoterapia ad esempio, per regole del setting (frequenza e durata delle sedute, modalità di interazione terapeuta – paziente) e per strategie di intervento.
Lo psichiatra
Nell’ordinamento italiano lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria. Quindi è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici.
La psichiatria è la branca specialistica della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici. Lo psichiatra è naturalmente in grado di porre diagnosi riguardo a tutti i disturbi psicopatologici. Valuta la sintomatologia e il decorso clinico e propone una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica. In tal caso avrà il titolo aggiuntivo psichiatra e psicoterapeuta. La legge italiana consente agli psichiatri di avere il titolo di psicoterapeuta su semplice richiesta all’Ordine professionale. Questo di fatto non garantisce, come invece è per gli psicologi, che lo psichiatra-psicoterapeuta abbia frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.
A chi rivolgersi quando abbiamo un disagio psicologico
In presenza di un disagio soggettivo che non comporta una vera e propria sintomatologia, può essere utile rivolgersi inizialmente allo psicologo con cui valutare la natura della problematica presentata. Potremo così trovare preziose indicazioni sull’opportunità o meno di una consulenza psicologica, di una vera e propria psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica. Queste ultime due si richiedono qualora il disagio si configuri come un disturbo psichico diagnosticabile, con sintomi più o meno severi.
Quando un disturbo psichico influisce negativamente sul funzionamento della persona, per esempio a livello relazionale, sociale o lavorativo, l’intervento del medico psichiatra può aiutare. L’impostazione di un trattamento farmacologico può essere infatti molto utile sia per alleviare il grado di sofferenza, che per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per il lavoro psicoterapeutico.
Allo stesso modo, l’intervento dello psicoterapeuta mira a ridurre la sofferenza del paziente agendo sui meccanismi psichici e comportamentali sottostanti al problema. Psichiatra e psicoterapeuta lavorano quindi su facce diverse della stessa medaglia, il disagio psichico, ciascuno con le proprie competenze. In un’ottica di integrazione mente e corpo, meglio ancora se psichiatra e psicoterapeuta lavorano in stretta collaborazione. L’uno occupandosi di ristabilire l’equilibrio fisiologico, l’altro di ristabilire l’equilibrio psicologico.
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