06 Lug 10 sintomi del Disagio giovanile
Disagio giovanile: interessa 8 adolescenti su 10
Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è sempre una sfida impegnativa per i ragazzi, che coinvolge profondi cambiamenti e nuove responsabilità, passando per angosce, paure, crisi e scelte da intraprendere.
I giovani manifestano sempre più sintomi di un malessere a cui si fa fatica a rispondere.
Il disagio degli adolescenti può essere sfaccettato e complicato da capire, può assumere tante forme diverse, alcune più tipiche di altre se parliamo dei giovani d’oggi.
Tra i sintomi di disagio giovanile sono inclusi:
- Cambi d’umore: sbalzi d’umore frequenti, tristezza persistente, irritabilità e apatia.
- Ansia e preoccupazione eccessiva: sentirsi costantemente ansiosi, agitati o nervosi senza una ragione apparente.
- Difficoltà Relazionali / Isolamento sociale: evitare le interazioni sociali, ritirarsi dagli amici o dalla famiglia, sentirsi soli e isolati.
- Disturbi Alimentari (come anoressia e bulimia) Cambiamenti nel comportamento alimentare: perdita o aumento significativo di peso.
- Problemi di sonno: difficoltà ad addormentarsi, insonnia, risvegli frequenti durante la notte o sonno eccessivo.
- Basso rendimento scolastico: diminuzione dell’attenzione, difficoltà di concentrazione, calo improvviso delle prestazioni accademiche.
- Cambiamenti nell’aspetto fisico: trascurare l’igiene personale, cambiamenti improvvisi nel modo di vestire o nell’aspetto generale.
- Comportamenti autodistruttivi: abuso di sostanze, autolesionismo, comportamenti rischiosi o impulsivi.
- Sentimenti di disperazione o inutilità: pensieri negativi persistenti, bassa autostima, senso di svalutazione di sé stessi.
- Perdita di interesse o piacere: mancanza di interesse per attività solitamente piacevoli, perdita di motivazione e iniziativa.
Sono “spie” importanti da cogliere per tempo, cercando di affrontare ogni comportamento con l’aiuto di un esperto, senza vergogna e senza imbarazzi. Non bisognerebbe mai creare il ‘muro contro muro’ con gli adolescenti.
Decisamente importante il dialogo in famiglia: i figli dovrebbero sapere che in ogni momento possono confidarsi con i loro genitori, vivendo un rapporto trasparente e libero, pronti a far emergere eventuali problemi, durante la classica fase della chiusura adolescenziale che accomuna tutti i giovani.
In questa fase della vita, infatti, non è facile distinguere tra quello che è tipico della fase dello sviluppo da quello che non è tipico e pertanto sintomatico di un più profondo malessere, fino alla psicopatologia.
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